Il cuore dell’azienda è la villa padronale “la Topaia”. In tempi remoti (XIII-XIV secolo) la villa era l’unica costruzione esistente sul podere.
Solo molto più tardi, nel XIX secolo, a questo antico nucleo si aggiungerà una grande casa colonica e poi di seguito la stalla, il fienile e la loggia.
Una lunga e attenta ristrutturazione ha contribuito a dare nuova vita all’azienda, adibendo all’accoglienza turistica gli spazi non più necessari alla conduzione agricola.
La conduzione è quasi unicamente familiare, con Matteo e Giulia che seguono in prima persona i lavori agricoli e l’accoglienza.
Villa La Topaia sorge su di un poggio che domina una piccola valle nella quale si alternano armoniosamente campi coltivati e ampie zone boschive ed è ideale per una rigenerante vacanza nel verde e nella tranquillità.
La nostra posizione nel cuore del Mugello, ai piedi dell’Appennino toscano offre una finestra d’eccezione su un affascinante scorcio di campagna toscana, scandito a destra dall’antica Pieve romanica di San Giovanni Maggiore e a sinistra dall’imponente Villa di Corte dei Marchesi Frescobaldi col suo parco centenario.
In zona non mancano le occasioni di shopping, gli impianti sportivi e i sentieri per escursioni naturalistiche.
La Topaia rispecchia la tipica conformazione degli antichi poderi toscani: in posizione dominante, sulla sommità di una collinetta, i fabbricati adibiti ad abitazione e lavoro; tutt’intorno, degradanti, i campi coltivati.
Nella nostra azienda si producono uva merlot, grano girasole e canapa, seguendo le rotazioni che le antiche consuetudini suggeriscono. La coltivazione è condotta secondo i metodi di lotta integrata (il cui disciplinare è riconosciuto dalla Regione Toscana), cioè con un tipo di lavorazione attento a ridurre l’uso di prodotti chimici e comunque prediligendo preparati selettivi e a basso impatto ambientale.
Ci occupiamo poi con molta cura dell’orto familiare per la produzione di ortaggi e aromi freschi che volentieri condividiamo con i nostri ospiti. Un discorso a parte merita il nostro piccolo frutteto, nel quale coltiviamo in maniera del tutto naturale pesche, pere e altra frutta di stagione, deliziosa come prodotto fresco e per il confezionamento di torte e altre golosità, che gli ospiti potranno gustare consumando presso di noi la prima colazione.
Dal 2013 spinti dalla volontà di riscoprire le antiche tradizioni della coltivazione della canapa nelle nostre campagne del Mugello, ai piedi dell’Appennino, in provincia di Firenze.
Abbiamo iniziato a coltivare canapa per usi alimentari quando l’interesse verso la canapicoltura era molto basso e in questi anni abbiamo imparato i mille segreti della coltivazione di questa pianta millenaria e i vantaggi che porta nella dieta quotidiana.
Tutti i nostri prodotti sono lavorati, dalla semina alla raccolta, rigorosamente a mano, per mantenere intatte le caratteristiche originali della pianta. La nostra canapa cresce nelle colline del Mugello, ai piedi dell’Appennino Tosco-Emiliano, circondata da vigne e campi di grano.
L'azienda agricola La Topaia aderisce al progetto “pane del Mugello”, un consorzio di imprenditori (agricoltori, mugnai e panificatori) che tramite una filiera attentamente monitorata e certificata producono grano che viene macinato a pietra in antichi mulini ad acqua e poi trasformato in pane usando il metodo della lievitazione naturale e la cottura in forno a legna.
Nasce così un tipico pane toscano dal colore ambrato, compatto e fragrante, che si mantiene fresco per diversi giorni e che una volta raffermo è protagonista perfetto dei piatti tradizionali della celebre “cucina povera” toscana e mugellana: ribollita, panzanella, pappa al pomodoro solo per citare alcune semplici prelibatezze.
Durante l'estate i nostri ospiti possono godere della grande piscina all'aperto. L'azienda agricola ha un'estensione di 36 ettari coltivati in prevalenza a cereali e vigneto. E' possibile per gli ospiti gustare e acquistare i prodotti aziendali.
A Villa La Topaia, la tradizione dell'attuale ospitalità agrituristica è nobilitata da un eccellente precedente letterario. La Topaia è infatti rinomata per aver visto nascere l'amore tra la scrittice femminista Sibilla Aleramo (al secolo Rina Faccio, 1876-1960) e Dino Campana (1885-1932), uno dei più significativi poeti italiani del Novecento, autore dei “Canti Orfici”. Al tempo dei fatti, nell'estate del 1916, Sibilla Aleramo era a Villa La Topaia ospite di Maria e Julien Luchaire (1876-1958), intellettuale e politico francese che nel 1907 aveva fondato l'Institut Français de Florence, una delle più prestigiose istituzioni francofone in Italia. Poeta “pazzo” isolato e reietto, solitario e insultato, Dino Campana era nativo di Marradi nella Romagna toscana, e col Mugello ebbe un rapporto fortemente conflittuale: eppure questa terra, e questa natura, lasciano tracce profonde nel suo animo e nelle sue pagine: “…c’è una bellissima vegetazione, il blu profondo del cielo si incontra con la luce toscana mattina e sera sulle frange dei monti. Il fiume è bellissimo…”. La Comunità Montana del Mugello ha prodotto l'interessante libretto “A piedi con Dino Campana” che ripropone alcuni itinerari tra le nostre montagne da lui descritti nei diari o nei carteggi. Il rapporto passionale e tumultuoso tra Campana e la Aleramo è stato ritratto qualche anno fa nel film “Un viaggio chiamato amore“ di Michele Placido, con Stefano Accorsi e Laura Morante, basato sull'epistolario tra i due protagonisti della vicenda.
“... Stasera è l'ultima di questa solitudine alla Topaia. (Quei benedetti Luchaire, avessi saputo che tardavano tanto a tornare! ... Ma non bisogna voler loro male: senza questa villeggiatura in casa loro, chissà quando ci saremmo trovati, io e te)...”
Villa La Topaia, Borgo San Lorenzo— Mercoledì sera [9 Agosto 1916]